Vissuti e comportamenti dei primi cristiani
di Robert Cheaib
Parlando di nuova evangelizzazione, spesso si fa
riferimento a un aspetto inscindibile da integrare nello sguardo al futuro:
l’anamnesi, la memoria del passato. Si afferma, giustamente, che se il
cristianesimo vuole riscoprire la sua freschezza, esso deve necessariamente
attingere di nuovo alle origini, alle sorgenti, ai momenti sorgivi che
sentivano ancora forte l'eco dell'annuncio del Cristo risorto. Tutta la Bibbia
è imbevuta di questo aspetto della memoria dove il popolo scopre la speranza
futura leggendo le impronte della fedeltà di Dio nel passato.
Il biblista Gerd Theissen, che ha dedicato tanti anni per la ricerca e
l'approfondimento della psicologia del cristianesimo offre agli interessati -
studiosi e semplici appassionati - un volume prezioso e imponente sui «Vissuti
e comportamenti dei primi cristiani. Una psicologia del cristianesimo degli
origini». Il libro che rientra nell'afflato della tradizione di Heidelberg che
ha offerto vari contributi nell'arco di un secolo alla dilucidazione psicologia
della religione viene offerto al pubblico italiano nella collana «Biblioteca di
teologia contemporanea» dell'Editrice Queriniana.
La trattazione di una tematica come il vissuto di una comunità religiosa di
venti secoli fa richiede un'interazione e una convergenza di vari discipline:
la storiografia, l'etnologia, l'antropologia, la filosofia, la semiologia,
l'esegesi di testi... Questo aspetto interdisciplinare rende il volume di
Theissen un quadro variopinto da cui ogni interessato può attingere quanto più
gli interessa.
Dopo un'introduzione generale alla problematica e alla metodica della
psicologia della religione, Theissen dedica sei capitoli che sondano alcuni
punti cardini della riflessione e dell'esperienza cristiana dei primi secoli.
Così il primo capitolo esamina la visione dell'uomo che il cristianesimo
eredita e con la quale viene a confrontarsi per comprendersi, interpretarsi e
comunicarsi. Se il primo capitolo è dedicato all'antropologia contraddistinta
dall'approfondimento dell'interiorità, il secondo capitolo verte sulla
correlazione e la relazione dell'uomo a Dio. Il capitolo mette a fuoco lo stato
della percezione e dell'esperienza religiosa contemporanea al cristianesimo e
attiva in esso.
Dopo i primi due capitoli più esistenziali ed esperienziali, il terzo
capitolo entra nel merito della dimensione cognitiva analizzando le conoscenze
del mondo spirituale, di Dio, dell'esperienza del male, del perdono e della
collocazione del Cristo all'interno del quadro religioso ereditato.
Il quarto capitolo concentra l'attenzione al vissuto cristiano come
comunità e comunione. Il capitolo analizza i riti praticati dai cristiani come
il battesimo e il «pasto sacramentale» e offre anche un quadro sul contrasto
vissuto dalla comunità nascente con le sette.
Il quinto capitolo verte sulla prassi delle virtù analizzando l'eredità
dell'éthos greco e quello ebraico operante nella formazione di una vision
assiologica cristiana. L'autore analizza le varie dimensioni del vissuto etico
a partire dal comandamento dell'amore, passando per l'etica del perdono delle
aggressioni e offrendo un contributo sul significato e il vissuto della
sessualità all'interno dell'esperienza cristiana.
In fine, il sesto capitolo esamina la dimensione mistica immanente alle
Scritture cristiane e il suo contrasto con il fiorire delle gnosi del II
secolo.
L'ultimo capitolo di quest'imponente opera di ben 683 pagine è un
validissimo resoconto, riassunto e bilancio del vissuto dei primi cristiani. Il
capitolo offre in sintesi gli apporti sviluppati ampiamente e competentemente
nel libro riassumendo l'antropologia, l'esperienza religiosa, la teologia, la
dottrina sociale, la morale e la mistica delle prime comunità cristiane.
Il libro di Theissen, seppure costituisce una ricerca scientifica
approfondita è di grande interesse non solo per l'élite di studiosi delle
religioni, gli storici, gli esegeti ed i teologi, ma è anche raccomandabile per
chi ha la pazienza e il vivo interesse di conoscere più da vicino il vissuto
dei nostri antenati nella fede.