Commento sulla Lettera ai Romani di Daniel Attinger
Pochi scritti neotestamentari si sono prestati a così tante
bandiere come la lettera di san Paolo ai romani. Questa «enciclica» paolina,
però, non è una cava da cui estrarre le pietre per comporne mosaici
personalizzati a piacimento. La lettera è uno scritto unitario che ha una sua
intenzionalità. Come ogni scritto, però, specie se antico, vi è una distanza
incolmabile tra autore e lettore. Di questa distanza, Daniel Attinger – autore
del volume Lettera ai Romani. La misteriosa compassione di Dio, Edizioni
Qiqajon – è ben cosciente.
Il commento che ci presenta questo pastore riformato e
monaco di Bose prende atto del fatto che «ogni scritto, dopo che è stato
concluso, vive di una sua vita propria determinata anche dall’incontro con il
lettore che lo legge con i propri occhi e con il proprio cuore». A partire da
questa costatazione, il commento di Attinger si presenta scevro delle
intenzioni polemiche e volto a evidenziare il cuore del messaggio paolino ben
lontano dalle derive polemiche che pascoleranno nella lettera ai romani nei
secoli successivi.
Attinger stesso contestualizza il commento così: «Andando
avanti nella redazione di questo commento, mi sono accorto che Romani
assomiglia alla Gerusalemme in cui vivo: più la si conosce, più appare
impenetrabile, più si percepisce quanti sono i punti dei quali si dovrebbe
dire: “Non li capisco”; attira e respinge nel contempo; ti affascina ma, allo
stesso tempo, ti fa vedere quanto sei ancora uno straniero, la cui mentalità
mai corrisponderà alla sua mentalità».
Ciò non di meno, Attinger individua – come già traspare dal
sottotitolo del volume – il cuore pulsante della Lettera: quello della compassione
giustificante di Dio che ingloba la lettera dall’apertura (la vocazione di
Paolo messo a parte in vista dell’evangelo di Dio, nonché quelli che sono a
Roma «amati da Dio e chiamati santi») fino all’epilogo in cui Paolo ribadisce
il senso del suo ministero «per le genti, esercitando il sacerdozio
dell’evangelo di Dio, affinché le genti siano un’offerta gradita giacché
santificata nello Spirito Santo».
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Il libro è disponibile qui: La lettera ai Romani. La misteriosa compassione di Dio