Non ho gli strumenti per verificare la veridicità della
notizia (vedi sotto), anzi, alcune persone mi hanno segnalato che si tratta probabilmente di una bufala montata ad arte... dove il presunto giornalista offre anche
nomi e riferimenti legislativi per dare alla storia un alone di credibilità.
Ma vorrei comunque pensare ad alta voce (finché si può) e riallacciarmi al caso del documento uscito a Febbraio in cui la Commissione per i Diritti dell'infanzia dell'Onu fa un attacco frontale alla Chiesa Cattolica, dove è manifesta anche un'ingerenza ideologica e aggressiva verso l'insegnamento della Chiesa su diversi questioni morali, sociali ed educativi.
L'articolo riportato sotto è molto probabilmente una bufala, ma l'attacco frontale a noi cristiani non lo è. E per questo, vorrei prendere la notizia per vera soltanto in prospettiva futuristica e tirare fuori le conclusioni. Si prenda quindi quanto scritto nell'ironia evidente in cui l'ho scritto...
Se il battesimo dovesse diventare un reato...
Ma vorrei comunque pensare ad alta voce (finché si può) e riallacciarmi al caso del documento uscito a Febbraio in cui la Commissione per i Diritti dell'infanzia dell'Onu fa un attacco frontale alla Chiesa Cattolica, dove è manifesta anche un'ingerenza ideologica e aggressiva verso l'insegnamento della Chiesa su diversi questioni morali, sociali ed educativi.
L'articolo riportato sotto è molto probabilmente una bufala, ma l'attacco frontale a noi cristiani non lo è. E per questo, vorrei prendere la notizia per vera soltanto in prospettiva futuristica e tirare fuori le conclusioni. Si prenda quindi quanto scritto nell'ironia evidente in cui l'ho scritto...
Se il battesimo dovesse diventare un reato...
La Corte Europea, dovrebbe, per coerenza, vietare l’insegnamento
di una lingua perché, come ben sappiamo, ancor più profondamente di una
religione, la lingua è «casa dell’essere» che condiziona anche il nostro
pensiero. Ogni lingua ci offre delle possibilità e delle limitazioni
virtualmente infinite (che paradosso!), e dovrà essere diritto del bambino scegliere
da grande quale lingua adottare per poter orientare la sua capacità espressiva
secondo il suo verbum impresso.
La Corte Europea dovrebbe vietare il concepimento in
grembo: I bimbi sentono e incamerano tutto quello che percepisce
e attraversa il genitore 1 durante la gravidanza (mmm, dovevo dire genitore 2
per caso? Qualcuno mi può spiegare per favore come possa essere più politicamente
corretto? Non vorrei risultare criminale perché non so aggiornare il mio
linguaggio alla velocità dell’evoluzione dei «cavoli di Bruxelles»)… Comunque,
i bimbi incamerano e quindi sono incondizionatamente condizionati da prima
della nascita.
…Per non parlare di quei maledetti cromosomi che decidono se
tra le gambe abbiamo frutta o verdura… con che diritto – e con quanta non
chalance poi! – genitore 2 (o 1?) può decidere il genere del nascituro? La
Corte Europea dovrebbe ripulire il genoma umano e riprogrammare le dinamiche
riproduttive affinché possiamo nascere con un genere generico da
determinare successivamente. Sarebbe più genderically correct.
I colori!!! Come possiamo permetterci di identificare i
nostri figli con azzurro o rosa? Non è una violenza di arcaici archetipi che ci
hanno dannato e danneggiato da secoli? La Corte Europea dovrebbe vietare
i colori tranne uno: neutro, unico … il grigio… tanto ce ne sono almeno
cinquanta di sfumature!! La libertà di scelta è tutelata!
Il problema, però, è ancora più fondamentale! Far nascere
una creatura è un’estrema violenza! È decidere di far essere un essere, ancor
prima di sapere se vorrebbe o non vorrebbe esserlo. Che dilemma parmenidiano!! Dato
che dopo che nasciamo, ogni nostra decisione riguardo a noi stessi passa imprescindibilmente
per questa realtà della vita, stiamo de facto esponendo una creatura
innocua e innocente alla terribile scelta di suicidarci o di mantenersi in
vita. Con quale diritto? Poi se dovesse per caso credere a qualche
allucinazione religiosa del tipo: «Siamo nati e non moriremo mai più», ebbene,
con la decisione di dare la vita, di portare alla luce una creatura, lo stiamo
condannando all’ergastolo… un ergastolo ergastoloso (ove il “loso” non deve
sapere di nutella… ma di eterna amarezza!)…
Come ti permetti di dare la vita prima ancora di arrivare
alla certezza che lui/lei (esso/a) voglia, senza ombra di dubbio, la vita? Come
ti permetti di scegliere di essere il suo genitore? Ti rendi conto quante
limitazioni gli stai imponendo, sia nel suo dna (che violenza sui minori!) sia
nella tua stessa egregia figura di genitore, con il tuo passato, la tua
cultura, i colori della tua casa, la marca della tua macchina, il tuo accento,
ecc.?! Come ti permetti, eh?! Non è una
violenza emetterlo sul binario di essere etichettato: “tutto suo padre” o “tutta
sua madre”?!
Questo tuo generoso atto potrebbe risultare una grande
condanna se il vivere dovesse risultargli mortalmente insopportabile e il
venire alla luce uno scherzo dark!! Quindi, bottom line: La
Corte Europea dovrebbe vietare la procreazione e la vita.
Stendiamo un velo nero, pietoso… togliamo le stelle dalla
bandiera europea, perché non c’è niente di trascendentale… mettiamo carrube al
loro posto…
author: Robert Cheaib
p.s.: mi girava per la testa l’idea… ma sto battesimo, a cui
manco ci credi, perché non credi né in Dio, né in santi, né in madonne, né in
altro… perché ti da così tanto fastidio?
Prendilo come uno dei tanti riti pagani a cui partecipi
senza tanti scrupoli… illuminato fulminato…
Prendilo come la fiaba di babbo natale (pensa a quante balle
racconti per fomentare il consumismo natalizio!)…
Prendilo come la befana che rovina i denti dei tuoi figli e
la dieta del tuo coniuge…
Prendilo come le zucche vuote di Halloween con tutte quelle
facce edificanti di streghe e stregoni…
Prendilo… come un bagnetto pubblico… tanto, non credo tu
abbia problemi di esibizionismo se hai portato la tua famiglia in Corte per un
battesimo…
e… un ultimo consiglio… fatti benedire…
naturalmente scherzo…
ma non tanto!
...
La notizia
La Corte Europea ha condannato l’Italia per aver violato i Diritti umani di una donna atea e agnostica e del suo figlio, neonato all’epoca dei fatti, la quale si era ribellata al battesimo del bambino e che il padre senza il consenso della moglie ha battezzato con il rito cattolico come da tradizione.
Il caso è sorto con il ricorso della moglie che era stata condannata da un Tribunale italiano per minacce e abbandono del tetto coniugale, in quanto era contraria al battesimo del figlio fortemente voluto dal marito e dai nonni paterni e che chiedeva che il battesimo fosse giuridicamente annullato.
I giudici di Strasburgo spiegano nella sentenza, che non entra nell’ambito teologico-dogmatico:
L’Italia, permettendo il battesimo ai neonati viola la carta articolo 9 della Convenzione Europea in combinato disposto con l’articolo 14, in quanto i neonati non sono ancora in grado di intendere e di volere o emettere un atto personale e cosciente e, nella fattispecie sono obbligati e far parte di un associazione religiosa per tutta la vita. L’imposizione del rito chiamato sacramento tradisce il carattere di una dottrina che considera le persone come oggetti, il cui destino è deciso a loro insaputa da una organizzazione religiosa. Infatti, il battesimo impone al battezzato un sigillo indelebile, facendolo diventare a tutti gli effetti un iscritto e membro a sua insaputa e volontà e assoggettandolo alla suoi regolamenti e alla sua autorità. Come si evince nel canone 96 del Codice Cattolico di diritto canonico: «mediante il battesimo l’uomo è incorporato alla Chiesa di Cristo e in essa è costituito persona, con i doveri e i diritti che ai cristiani, tenuta presente la loro condizione, sono propri». Questa pratica lede il superiore interesse del bambino: sancito dall’art. 3, dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176. che prevede che in ogni decisione, azione legislativa, provvedimento giuridico, iniziativa pubblica o privata deve salvaguardare l’interesse superiore del bambino.”
Il Governo Italiano, entro 6 mesi (pena le sanzioni previste per le procedure di infrazione) dovrebbe adottare le relative riforme di Legge per rimediare alla violazione.
“Sono ovviamente entusiasta, è un’altro passo avanti verso il progresso e servirà soprattutto ai nostri figli” – ha commentato l’avvocato della donna, Dott. Gianni Battisti. Mi auguro che l’odierna sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani ci aiuti ad far approvare quanto prima una proposta di legge che presenteremo in parlamento con le 850000 firme già raccolte, che introduce il reato di violenza religiosa sui minori.”
Filippo Salomea – Corrispondente da Bruxelles del Giornale del corriere