Avevo promesso nella Newsletter precedente di condividere qualche opera della mia Farmacia dell’anima. Tra una cosa e l’altra, non l’ho più fatto. Ringrazio chi me l’ha
ricordato… Ogni promessa è un debito!!
La Farmacia dell’anima sono quelle opere che hanno
segnato la nostra vita in qualche modo. Sono quei libri nei quali non abbiamo
trovato solo fogli, ma persone; non solo sapere, ma sapienza; non solo
cognizione, ma unzione.
Sono quei libri ai quali torniamo ogni tanto per
riorientare la mente, il cuore e il desiderio.
Non sono necessariamente classici o libri da vetrina
culturale… sono libri… per l’anima.
Diversi di loro sono disponibili anche in italiano, ma li metto nelle lingue in cui li consulto (per essere sincero, Teresa d'Avila la consulto in arabo).
Non faccio il papista più del papa… è naturale che la
Bibbia è l’alimento quotidiano. Quindi al di là della Bibbia, ecco dieci dei miei compagni ricorrenti. I primi tre mi vengono
fuori spontaneamente per associazione libera:
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Henri de Lubac, Paradoxes.
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François Varillon, Joie de croire, joie de
vivre
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Henri Caffarel, Cent lettres sur la prière
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Henri de Lubac, Sur les chemins de Dieu.
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Maurice Blondel, Carnets intimes.
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Teresa d’Avila, Libro della vita
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Agostino d’Ippona, Commento al Vangelo di
Giovanni.
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Andrea Gasparino, La preghiera del cuore
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Klaus Hemmerle, Con l’anima in ascolto
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John
Henry Newman, Parochial and Plain Sermons