La verità per
Gesù non solo si sa, ma si vive. Si sa meglio quando si assapora con il
vissuto: quando si «vive nella verità ». Per questo “l’anticristo” della prima
lettura non è tanto l’ateo o il miscredente, quanto soprattutto chi non vive la
verità di Gesù venuto nella carne. Se professo la fede nel Dio incarnato senza
incarnarla, mi prendo in giro da solo. Il distintivo cristiano è l’incarnazione.
Per intenderci: chi vive la religione come oppio del popolo, come dispensa dal
vivere, come un’astrazione e una distrazione dalla vita… tira l’acqua al mulino
dell’anticristo.
Il Vangelo porta le conseguenze di questo Jesus-style. Vivere
seguendo il Dio incarnato significa vivere nella storia, vivere presenti al
Presente, sprecando la propria vita per Lui, perché si ha solo quello che si
dona.