Bisogna scrutare la nostra
immaginazione per vedere quale Dio vi abita. L’immaginazione non è infatti la
fantasia fantasticante. L’immaginazione – secondo il beato Newman – è quella
facoltà dove viviamo il nostro rapporto con la realtà perché – senza volerlo e
spontaneamente – ognuno di noi si crea un’immagine delle varie realtà della sua
vita e la vive a partire da quell’immagine. La questione si applica anche a
Dio.
Una cosa, in fondo, distingue chi
loda e gioisce in Dio (prima lettura) e chi, per paura e pre-giudizio, rimane
sterile (Vangelo): l’immagine che si ha di Dio. Gesù è venuto a esorcizzare
quest’immagine.
A chi vede in Dio la terroristica
immagine di un padrone severo che prende quello che non ha messo in deposito e
miete quello che non ha seminato, Gesù annuncia un Dio Padre, che ha tanto
amato il mondo da dare proprio Lui, il Figlio, vera immagine del Padre.
“Ogni vivente dia lode al
Signore”, a questo Dio che ama oltre ogni immaginazione.