Sembra che Dio abbia castigato Zaccaria, in realtà gli ha fatto un grande dono
(e non perché l’ha esonerato dal dare spiegazioni alla moglie per nove mesi).
Quel silenzio im-posto – ossia posto dentro – ha permesso a Zaccaria di
ravvivare la sua memoria, di ri-cordare (ritornare al cuore). Se avesse avuto,
infatti, una buona memoria religiosa, non avrebbe dubitato nell’opera del
Signore. Ci sono tanti precedenti nella storia di Israele: Sansone, Samuele...
Anzi, Israele nasce da una promessa simile realizzata con Abramo e Sara. Dal
grembo di quel “silenzio”, nascerà la “Voce” che grida e prepara la via per la “Parola”…
nel deserto.
«Fermatevi, dice, e riconoscete che io sono Dio» (Sal 46,10). Nella storia,
il Signore parla anche nel silenzio, soprattutto nel silenzio, proprio come fa
nell’eternità. Scrive san Giovanni della Croce: «Il Padre pronunciò una Parola:
suo Figlio. Questa parla sempre in un eterno silenzio e nel silenzio dev’essere
ascoltata dall’anima».