Cosa propone
Dio a Giuseppe turbato dalla precoce “maturazione” (padre o non padre, doveva
custodire e provvedere!!)? Non propone soluzioni facili! Dio gli garantisce una
presenza, la presenza di colui che «veglia sulla sua parola per realizzarla».
Maturiamo nella fede quando iniziamo a eliminare dal nostro dizionario dei
sinonimi gli accostamenti errati. Un diffuso accostamento errato è:
“difficile”, “sbagliato”, “impossibile”. No, non sono sinonimi! “Difficile” è,
a volte, sinonimo di “necessario”. Proprio come “facile” è, a volte, sinonimo
di “perdizione” (cf. Mt 7,13-14). Ciò che conta realmente è sintonizzare il
cuore con l’Amato che chiama: essere con Lui. Questo implica a volte la
solitudine del Getsemani e il grido della Golgota (non è eretico parlarne anche
nell’Avvento). La cosa sicura è che Dio opera miracoli anche lì, perché può far
sì che il tuo sorriso sofferto faccia fiorire un’inattesa speranza in qualche
cuore che in-croci. «Dio è con noi», questa è la promessa: se sei con Dio, non
temere, perché nel suo dizionario dei sinonimi, “impossibile” è sinonimo di
“possibile”.