Dio è onnipotente, ma si ferma impotente davanti al sacrario
della nostra volontà. Il Vangelo di oggi ce lo mostra chiaramente: l’opera di Cristo,
la manifestazione della sua potenza è legata alla nostra fede.
«Credete voi che
io possa fare questo?». La fede non è un atto scaramantico di affidamento a un
potente, la fede è un atto di fiducia che riconosce l’affidabilità di Colui nel
quale poniamo la nostra fiducia. Non è un salto nel buio, è un riposare nelle “buone
mani” del Signore. «So – ci dice Paolo – in chi ho posto la mia fede».
La fede vera
muove le montagne perché sprigiona nel nostro finito la potenza d’amore
infinita di Dio. Lo sa bene don Bosco che, nella sua grande umiltà, guardava
all’opera che il Signore ha compiuto tramite lui e si rammaricava dicendo: «Se
avessi avuto cento volte più fede, avrei fatto cento volte di più di quello che
ho fatto».
Se ti manca la fede, abbi fede e chiedi: “Signore, aumenta la mia
fede”.