Dopo che sono stato accusato
– in messaggi privati e pubblici – di complicità con i fondamentalisti
islamici, di incitamento all’oppressione della libertà di pensiero, di
bigottismo, di sciacallismo, di inopportunismo, e tanto altro..., traduco la poesia di ieri "Io non sono Charile" in prosa, "for the logically impaired".
Innanzitutto, il mio “poema”
per chi ha un minimo di cultura doveva suonare familiare sulla scia di “I
have a dream” di Martin Luther King. Non che equipari la sua brevità,
semplicità e ingenuità ai sogni del grande Martin Luther King… ma ho voluto,
sul mio blog personale, dare sfogo al mio dispiacere per l’accaduto parlando
del “mondo che vorrei”… quindi potevate prenderla come una pubblicità del Mulino
bianco.
Tra i versi del poema:
«sono per un mondo dove
non vieni ucciso per quello che pensi». Tradotto per i “logically impaired”
dicevo: sono contrario che uno vada ucciso perché la pensa in modo diverso da
te. Quindi stavo dicendo: “no, no, cattivi terroristi, non si fa”. Chiaro così?
Mio figlio che è vicino a me mentre scrivo sicuramente l’ha capito. Se non l’hai
capito tu, con un po’ di satira (che tu ami) ti invito a rovesciare il processo
di “analfabetismo di ritorno”.
Un secondo verso dice: «sono
per un mondo dove gli dèi non sono l’incarnazione dei nostri istinti più infimi».
Hello!! Anybody there?!! Sto parlando di chi usa Dio per sfogare la sua ira
funesta, frustrazioni ataviche e tanto altro… Per i “logically impaired”: stavo
dicendo: “no, no, quello che hanno fatto i terroristi non è religioso, è
acefalico, perché il Dio in cui credo non è un dio che uccide ma il Dio che dà
la sua vita”.
«sono per una libertà che
sa morire davanti al santuario dell’alterità». Bonjour! Wake up! In termini
poetici ti ho voluto dire che credo in una libertà che non uccide, ma che si
ferma, muore davanti all’alterità. Tradotto nel caso concreto: la libertà di
culto di quei tre imbecilli, non doveva andare a invadere la redazione di
Hebdo. Come – secondo il mio parere – la redazione di Hebdo non doveva
attaccare i simboli religiosi. In questo non dico: “dato che l’hanno
fatto, se la sono meritati”… la violenza e l’uccisione non può essere
giustifica in alcun modo.
…
Tornando alle accuse. Il j’accuse
te lo faccio io:
Il complice dei
fondamentalisti sei tu, perché aggredisci con la tua violenza verbale
gratuita ogni altro che non la pensa come te. Sei un fondamentalista che si
spaccia per liberale, un fenomeno luciferino. Sì, guardati allo specchio e di’
a te stesso: “io la penso come il fondamentalista, mi manca solo il kalashnikov”.
Chi incita all’oppressione
della libertà di pensiero sei tu, perché non accetti un pensare e un
sentire diverso, cantandotela e suonandotela da solo.
Il bigotto sei tu
perché della “libertà di espressione” hai fatto un idolo e un feticcio. Dietro
l’idolo però c’è solo un’espressione libera, la tua. Gli altri non hanno
diritto di esistere o di parare. Bigotto. Sei discepolo di Voltaire (che mi sta
simpatico) e dietro il tuo apparente permessivismo e buonismo c’è un crudele e
terroristico “écrasez l'infâme”.
L’amico dello
sciacallismo. Sinceramente non mi aspettavo che alcuno leggesse queste uscite
mie. In genere parlo di tutt’altro e mi sento più a mio agio a parlare di
altro. Ho voluto solo – sul mio blog personale e senza comunicati stampa a mezzo
mondo – esorcizzare il mio dispiacere ed esprimere il mio parere così… non ti
piace? Gira l’angolo…
Inopportuno? Dunque,
ricapitoliamo: a me quello stile dissacratorio e “massacratorio” (perché con la
penna e la lingua si può uccidere) non mi è mai piaciuto e non mi piace. In una
società libera, ho diritto a dire che non mi piace. Proprio come tu e loro avete
diritto a fare e a continuare a fare quello che non mi piace. Queste sono le
regole del gioco nella società libera. Ho sottolineato la mia compassione,
evidenziando la mia non complicità. Finché non arriva la tua dittatura, le cose
rimarranno così. Quando arriverete a dominare il mondo, preferirò morire in
piedi che vivere in ginocchio.
Hai voluto usurpare il
mio diritto ad essere diverso. Io ho solo espresso il mio desiderio di mondo…
Quello che difende la libertà di espressione sono io non tu.
Se non ti piace quello
che penso, puoi stare tranquillo: Il mio mondo ha spazio per te, così diverso
come sei. So che ti sembra difficile perché il tuo mondo non ha spazio se non
per la tua ideologia. Ma credimi, il mondo va ancora avanti perché ci sono
persone realmente libere e liberanti e sono contento di farne parte.
Buona vita.