In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli
questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci
vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di
esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non
presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero
anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si
addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo
sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e
prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del
vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No,
perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e
compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare
l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle
nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e
incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità
io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque,
perché non sapete né il giorno né l’ora».
1Ts 4,1-8 Sal 96
Mt 25,1-13
Che cosa può
significare l’olio in questa parabola? Le parole di Gesù sono inserite in un
contesto che esorta a vegliare, a vivere l’attenzione spirituale. Se guardiamo,
però, al significato dell’olio nella Scrittura, possiamo ricavare indicazioni
preziose. Tra i tanti simboli, credo che uno dei più attinenti a questa
parabola sia la gioia (cf. Sal 45,8; 104,15). La sequela senza «gioire
nel Signore» non può durare. La gioia alleggerisce il tempo e gli dona un tocco
d’eternità, una fragranza dell’Eterno. La gioia è pregustare già la presenza del
Signore nel non ancora della storia che attende la Sua venuta. È l’inizio delle
Nozze nel cuore. È sigillo e frutto dello Spirito Santo (Gal 5,22)… Ungimi
Signore con l’olio della letizia, l’unzione messianica e nuziale che mi fa inebriare
per la fragranza dei Tuoi profumi e per l’aroma del Tuo Nome. Non voglio stare
in inerte attesa, «trascinami con Te, corriamo».