In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non vi è albero buono che produca un
frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono.
Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli
spini, né si vendemmia uva da un rovo.
L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore
trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male:
la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e
non fate quello che dico?
Chiunque viene a me e ascolta le mie parole
e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che,
costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla
roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a
smuoverla perché era costruita bene.
Chi invece
ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa
sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la
distruzione di quella casa fu grande».
1Tm 1,15-17 Sal 112
Lc 6,43-49
Chi ha realmente
Cristo nel cuore non può che traboccare Cristo. Chi ha la croce di Cristo
piantata nel cuore, non può che dare il frutto della vita, Gesù, nei suoi
gesti, nelle sue parole, nella sua passione, nella sua simpatia, nella sua
compassione… Non ti prego in vano Signore, Signore, ma ti invoco, o Signore,
vieni ad abitare nel mio cuore, vieni a regnare in questo castello interiore
affinché anche nella mia vita si realizzi il mistero mariano.