In quel tempo, Gesù se ne andava per città
e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio.
C’erano con lui
i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da
infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni;
Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che
li servivano con i loro beni.
1Tm 6,2-12 Sal 48
Lc 8,1-3
Il vangelo di oggi
non annuncia alcun contenuto esplicito, eppure esprime con disarmante
semplicità la solidarietà e la solidità della prima comunità già nata intorno a
Gesù. Una comunità che è comunione e complementarietà di carismi e di beni. Una
comunità rivoluzionaria che valorizza la donna altrimenti così emarginata nel
contesto patriarcale. Una comunità radunata intorno all’Autobasileia, a
Gesù che è il Regno in persona. Una comunità che non solo annuncia il Regno, ma
ne è annuncio, riflesso e anticipazione. Questo vangelo dice a noi, Chiesa, che
la prima parola dell’Annuncio Eterno è la carne del nostro oggi.