In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.
Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti».
Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

Esd 6,7-8.12.14-20   Sal 121   Lc 8,19-21


La sterilità nella fede non viene dal grembo, ma dall’orecchio. È grazie all’ascolto volontario e consenziente che passiamo dall’udire all’ascoltare. L’obbedienza della fede non è altro che un ascolto intimo e attento, un ob-audire. Se ci lasciamo forare le orecchie dalla Parola, il grembo del nostro cuore diventa un utero che ci rigenera e che diventa spazio di generazione per gli altri. Non sono ipotesi umane, è parola del Signore. Dice Agostino: «Di ogni anima devota si può dire che essa è madre di Cristo, nel senso che, facendo la volontà del Padre, mediante la carità - che è virtù fecondissima - dà la vita a tutti coloro in cui imprime la forma di Cristo».