In quel tempo, Gesù disse ai suoi
discepoli:
«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà
davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli
angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti
agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio
dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà
perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle
sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che
cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in
quel momento ciò che bisogna dire».
Rm 4,13.16-18 Sal 104
Lc 12,8-12
Lo Spirito di Dio è
più intimo all’uomo dell’uomo stesso. Per questo, bestemmiare contro lo Spirito
è distruggersi interiormente. La bestemmia contro lo Spirito parte da una
menzogna che prima la si commette e poi la si diventa. Ciò che si fa modella
ciò che si è. Non sempre sappiamo distinguere la via precisa di Dio nelle
concrete situazioni della vita, ma questo vangelo ci dà due criteri
fondamentali e gravi: dove c’è menzogna c’è perdizione; dove invece si fa
verità, si appiana la via dello Spirito che conosce il Cristo e ce lo fa
riconoscere. È una via umile, ma sicura.