In quel tempo, Gesù disse ai suoi
discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e
quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato,
e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace
sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi
sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si
divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e
figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
Rm 6,19-23
Sal 1 Lc 12,49-53
Il Gesù di questo vangelo non è esattamente il
Gesù quietista e pacifista che tanti raffigurano. È un Maestro deciso che
chiede la presa di posizioni chiare e distinte, scelte drastiche non dettate
dalla terra, ma radicate nel Cielo, nella Verità. Dire che tutto va bene è
rendere neutro, infruttuoso e sterile ogni bene. Dire che tutto è vero è rendere
tutto relativo, inconsistente e menzognero. La pace di Gesù non è la quiete
dello stagno, ma l’affidabile luce, calore e purificazione del fuoco.