Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei
capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Ed ecco, davanti a
lui vi era un uomo malato di idropisìa.
Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai
farisei, Gesù disse: «È lecito o no guarire di sabato?». Ma essi tacquero. Egli
lo prese per mano, lo guarì e lo congedò.
Poi disse loro: «Chi di voi, se un figlio o
un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?». E
non potevano rispondere nulla a queste parole.
Rm 9,1-5
Sal 147 Lc 14,1-6
Alcuni rabbini partono dall’assonanza tra Shabat
e Sabaoth per tirare la conclusione che il vero sabato è Dio stesso. L’essenza
del sabato non è il non fare nulla, ma il conformarsi al fare e all’essere di
Dio. Con la sua provocazione, Gesù ci mostra che solo chi fa il bene e si
conforma all’immagine della bontà del Padre può gustare il riposo sabatico perché
solo in Dio riposa l’anima.