In quel tempo, mentre Gesù andava per la
strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui,
gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita
eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio
solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non
rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte
queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo
sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi
quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni!
Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò
rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai
suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze,
entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma
Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio!
È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri
nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può
essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli
uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi
abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io
vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o
padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già
ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e
figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».
Sap 7,7-11
Sal 89 Eb 4,12-13 Mc 10,17-30
Le esigenze del
vangelo sono troppo alte, folli se non le si vive come riflesso del folle amore
di Dio posato su Dio. Se il ricco di questo vangelo si fosse accorto per un
istante dello sguardo d’amore di Gesù posato su di lui, quello sguardo di cui l’evangelista
dice letteralmente «lo guardò dentro (emblépas auto) e lo amò», avrebbe
capito che ogni lasciare è far spazio per ricevere quest’amore folle e che la
vera ricchezza, l’unica ricchezza è l’amore, quest’Amore.