In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli
una parabola:
«Osservate la pianta di fico e tutti gli
alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai
l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose,
sappiate che il regno di Dio è vicino.
In verità io vi dico: non passerà questa
generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie
parole non passeranno».
Dn 7,2-14
Dn 3 Lc 21,29-33
«Non scendere dalla croce, è lì che incontri
Gesù», così incoraggiava con affetto una persona una mia giovanissima amica
colpita da una grave perdita. Questo vangelo ci offre un’esortazione simile. Gli
avvenimenti avversi della storia non sono il luogo dell’abbandono di Dio, ma il
luogo dove il Signore si fa più prossimo a chi soffre l’ingiustizia, perché il
nostro Dio è il Dio che fa la sua epifania nelle spine del roveto (cf. Es 3).
Le spine non spariscono, ma il dolore invece di spegnerci fa sprigionare la
Luce che è in noi. Ringrazio il Signore di aver incontrato crocifissi e
crocifisse che irradiano il Risorto. Essi testimoniano che il Regno è vicino,
nonostante tutto.