In quel tempo, Gesù disse:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e
oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate
da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita.
Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Is 40,25-31 Sal 102
Mt 11,28-30
«Diventa umile e vedrai la gloria di Dio dentro di te,
perché dove fiorisce l’umiltà, lì sgorga la gloria di Dio». Queste parole di
sant’Isacco il Siro sono una valida eco del vangelo di oggi. L’umile sente la
dolcezza del giogo di Cristo perché è pervaso dalla potenza di Dio. Lo Spirito
di Dio è umile e riempie ogni cuore che si svuota della propria vanità, e dona
la forza del Padre a chi non costruisce la propria vita sui miraggi della propria
forza. Chi si abbandona attivamente all’opera di Dio diventa una realizzazione
della profezia di Isaia: «… quanti sperano nel Signore riacquistano forza,
mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi».