In
quel tempo, Gesù parlò [ai farisei] e disse: «Io sono la luce del mondo; chi
segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».
Gli
dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua
testimonianza non è vera». Gesù rispose loro: «Anche se io do testimonianza di
me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove
vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. Voi giudicate secondo la
carne; io non giudico nessuno. E anche se io giudico, il mio giudizio è vero,
perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. E nella vostra Legge
sta scritto che la testimonianza di due persone è vera. Sono io che do
testimonianza di me stesso, e anche il Padre, che mi ha mandato, dà
testimonianza di me».
Gli
dissero allora: «Dov’è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né
il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio».
Gesù
pronunziò queste parole nel luogo del tesoro, mentre insegnava nel tempio. E
nessuno lo arrestò, perché non era ancora venuta la sua ora.
Dn
13,1-9.15-17.19-30.33-62 Sal 22 Gv 8,12-20
Non
sempre si cercano ragioni per convincersi. A volte si cercano le ragioni per
distrarsi dalle scelte impellenti e decisive della vita. Il lume della ragione
non basta per orientare l'esistenza umana, è necessario il coraggio della
Verità. Beato chi può dire con Newman: 'non ho mai peccato contro la Luce'