In
quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete
nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da
dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».
Gli
replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei
maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico:
noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi
non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e
non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai
salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E
come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il
Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».
At
4,32-37 Sal 92 Gv 3,7-15
È stupendo
incontrare gli uomini (e le donne) di Dio. Sono persone che apportano qualcosa
di speciale: una luminosità inaspettata nel buio della storia, una lettura sublime
e sublimante della realtà, una serenità inspiegabile nelle croci, una forza
paradossale nella debolezza. Sono così perché sono permeabili alla Bellezza tanto
antica e tanto nuova di Dio. Lo Spirito di Dio, infatti, è il Nuovo che rinnova
la faccia della terra, la rinfresca e la trasforma a partire dalla sua opera
nelle persone che lo accolgono. Rinascere dall’alto non è rientrare nel grembo
della madre, ma è lasciarsi attraversare dalle viscere di Dio e diventarne eco
feconda.