Risorto
al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di
Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a
quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che
era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.
Dopo
questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino
verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non
credettero neppure a loro.
Alla
fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la
loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo
avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il
Vangelo a ogni creatura».
At
4,13-21 Sal 117 Mc 16,9-15
«Li
rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano
creduto a quelli che lo avevano visto risorto». Questo testo tardivo di Marco
ci ricorda che l’accesso al Risorto avviene, oggi come ieri, tramite i suoi
testimoni. La via ordinaria della fede è il contagio fraterno, il contatto con
l’esperienza tangibile di chi si è lasciato visitare dalla visuale di Cristo e ha
accolto l’invito personalissimo: «Andate in tutto il mondo e proclamate il
Vangelo a ogni creatura».