«Chiunque
vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in
verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi
scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per
lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.
Se
la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella
vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco
inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio
per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere
gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via:
è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due
occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non
si estingue.
Ognuno
infatti sarà salato con il fuoco. Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa
insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in
pace gli uni con gli altri».
Giac
5,1-6 Sal 48 Mc 9,41-50
Verrebbe
facile identificare i motivi di scandalo con le nostre debolezze, i nostri
peccati. Ma ci sono motivi di scandalo più sottili e gravi: quelli della nostra
forza e durezza granitica. Quando, in nome dell'amore per il Signore, ignoriamo
il volto del fratello, la sua situazione particolare. Quando, con la testa
elevata verso il cielo – non per pietà, ma per ignara arroganza – i nostri
passi farisaici fanno strage di poveri. È da questo scandalo che ti prego di
proteggermi maggiormente Signore. Perché lo scandalo della povertà è umano,
quello della forza è diabolico.