In quel tempo, disse Gesù a Tommaso: «Io
sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di
me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo
conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il
Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con
voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre.
Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il
Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre,
che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il
Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede
in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di
queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la
farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa
nel mio nome, io la farò».
1Cor 15,1-8 Sal 18
Gv 14,6-14
Quando - ormai parecchi anni fa - stavo
facendo la licenza in Teologia Fondamentale, ho citato un'espressione medievale
che affermava che nell'uomo esiste un desiderio naturale di vedere Dio. Era in
latino, e il correttore automatico, invece di lasciare l'espressione
«desiderium naturale videndi Deum», ha sostituito «videndi» con «vivendi».
Solitamente, i correttori automatici fanno casini, ma per una volta il mio
correttore è stato un finissimo teologo. Il nostro più profondo desiderio è vedere
Dio, ma vediamo Dio soltanto se viviamo secondo Dio o meglio se lasciamo che la
vita di Dio fiorisca in noi e che così ci faccia fiorire e gustare l'amore di
Dio. E la via per vivere di Dio è la verità di Gesù Cristo. «Chi vede me, vede
il Padre» . Chi vive di me, vive del Padre.