In
quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: Non
commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla,
ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.
Se
il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te:
conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo
venga gettato nella Geenna.
E
se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te:
conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada
a finire nella Geenna.
Fu
pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio; ma io vi
dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone
all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
1Re
19,9.11-16 Sal 26 Mt 5,27-32
L'eros
ci è donato per essere potenza provvidenziale che ci fa scoccare come frecce al
di fuori dalle sbarre dell'ego. Se ne facciamo motivo di ripiegamento su noi
stessi lo de-viamo. La potenza di vita diventa potere di morte. La freschezza
dell'estasi amante diventa fetore di egoismo asfissiato e asfissiante. Gesù
avverte dalla tentazione di vivere l'eros come farfalle che si bruciacchiano le
ali con lampioni mediocri. L'eros è chiamato a volare alto, verso l'Altissimo.
È fiamma del Signore.