In
quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non
date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci,
perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto
quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa
infatti è la Legge e i Profeti.
Entrate
per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce
alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta
e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».
2Re
19,9-11.14-21.31-35.36 Sal 47 Mt 7,6.12-14
Ci
capita di fidarci con una certa fretta delle persone per poi rimanerci male
quando scopriamo che le persone non meritavamo tutta questa fiducia. Una cosa
simile capita nella comunicazione della fede che è un sacramento di amicizia.
Anche se vorremmo dire tutto l’amore di Dio a tutti, c’è una gradualità e una
prudenza comunicativa che è bene osservare. Non è questione di elitarismo, è
questione di sensibilità, di tatto e di conoscere il momento opportuno. Tutto
questo ci ricorda che l’evangelizzazione prima di essere questione di parola, è
questione di ascolto dell’Altro e dell’altro.