In
quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete
inteso che fu detto: "Amerai il tuo prossimo" e odierai il tuo
nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi
perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa
sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli
ingiusti.
Infatti,
se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i
pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di
straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi,
dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
1Re
21,17-29 Sal 50 Mt 5,43-48
Al
Signore che cosa renderò per quanto mi ha donato? Mi ha amato per primo, mi ha
dato me stesso e ha dato se stesso per me. Ogni dono dato a Dio è una
restituzione, ogni atto di generosità è semplicemente atto di giustizia.
Abbiamo solo il prossimo come occasione vera per donare a Dio donando come Dio.
Solo quando diventiamo dono sprecato somigliamo a Cristo. È la chiamata
impossibile che ci richiama all’umiltà e alla preghiera: Cristo, sii vita della
mia vita.