I vangeli sono la fonte fondamentale per la conoscenza sul Nazareno, sono per questo la risorsa scritta fondamentale sul cuore del cristianesimo, «il cuore del mondo», Gesù Cristo. La letteratura sui vangeli è sconfinata e l’imponenza dei volumi potrebbe scoraggiare chiunque. Da qui l’importanza dell’impresa che si propone Massimo Grilli nel volume Vangeli sinottici e Atti degli apostoli che si presenta come un testo di riferimento «serio e snello» allo stesso tempo.
È impressionante la quantità di temi che l’autore riesce a rinchiudere in meno di 300 pagine. Il volume si compone di due parti precedute da una Introduzione sul carattere storico-letterario della rivelazione.
La prima parte del libro, intitolata «Propedeutica allo studio dei sinottici e degli Atti», presenta un primo capitolo sui sinottici nel contesto del NT. Il secondo capitolo esplora i tre sinottici all’interno del mondo in cui nascono vagliando le fonti giudaiche, ellenistico-romane, gli elementi storico-geografici, l’ambiente socio-culturale e religioso. 



Il terzo e il quarto capitolo si soffermano rispettivamente sulla questione storico-letteraria (e la Leben-Jesu-Forschung) e la questione ermeneutica dove l’autore esplora la questione dei vari metodi applicati all’ermeneutica della Scrittura, partendo dal metodo storico critico, fino a proporre la lettura della Bibbia in chiave comunicativa (che abbiamo considerato in una recensione precedente).

La seconda parte considera i vangeli di Matteo e di Marco e una trattazione comune del vangelo di Luca e degli atti degli apostoli. Lo studio di ogni scritto considera cinque settori: la macrostruttura del racconto; l’articolazione del percorso; un testo chiave; i motivi teologici; i connotati storici e ambientali.