In
quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono
venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un
battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia
compiuto!
Pensate
che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione.
D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre
contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro
padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora
contro suocera».
Ef
3,14-21 Sal 33 Lc 12,49-53
La
pace di Cristo è salda, ma non è in saldo, non è a buon mercato. È una pace che
richiede trasformazione. Ce lo dicono due analogie complementari che il Signore
utilizza: il fuoco e il battesimo. Il fuoco brucia i peccati, il battesimo rigenera
i peccatori. Quanto al battesimo della croce, Cristo stesso lo riceve per noi:
Colui che è senza peccato si fa peccato per noi, annientando il nostro peccato
e divenendo la nostra giustificazione, la nostra pace con il Padre.