In
quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti
a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva
loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il
signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi
mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e
non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In
qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un
figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su
di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché
chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all'altra.
Quando
entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto,
guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di
Dio”».
2Tm
4,10-17 Sal 144 Lc 10,1-9
«Non
passate da una casa all'altra». L'annuncio del vangelo richiede dimora,
familiarità e famiglia. Richiede che ci si fermi per ascoltare prima di parlare
e per predisporsi insieme ad ascoltare la Parola. Questo non passare da una
casa all'altra come venditori ambulanti dà valore alle persone, all'incontro,
alla parola... Costruisce la Chiesa.