In
quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla
menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e
l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle.
Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle
piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la
gente vi passa sopra senza saperlo».
Intervenne
uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi
anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate
gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con
un dito!».
Gal
5,18-25 Sal 1 Lc 11,42-46
Colui
che ci insegna che bisogna essere fedeli nel piccolo, ci insegna anche che
guardando un albero non deve farci perdere di vista la foresta. Sarebbe come
fissarsi su una pietruzza e perdere di vista il mosaico. Bisogna pensare in
grande. Il mosaico generale della vita cristiana è Cristo stesso, è il
Dio-Amore. Tutti i nostri piccoli atti devono convergere in questa pienezza per
la quale siamo stati creati. Questa convergenza è il distintivo di un cuore
convertito, un cuore gradito al Signore e capace di gioire di lui.