In
quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di
pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In
una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno.
In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi
giustizia contro il mio avversario”.
Per
un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e
non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le
farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E
il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non
farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui?
Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia
prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla
terra?».
Es
17,8-13 Sal 120 2Tm 3,14-4,2 Lc 18,1-8
Ho cominciato a pregare sperando che tu realizzassi i miei desideri. La preghiera mi ha insegnato che tu sei il mio desiderio. Pregavo per convincerti, col tempo ho imparato che la preghiera aiuta Te a vincere in me. Pensavo che pregare è chiedere a Te, ma ho capito che pregare è chiedere Te.