In
quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte
pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse
dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche
il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo,
Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota;
Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso
con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli
e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale
di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle
loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano
guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che
guariva tutti.
Ef
2,19-22 Sal 18 Lc 6,12-19
Quando
qualcuno ci guarda e ci chiama per nome ci salva dall'anonimato. Quando chi ci
chiama è Colui che ci ha chiamato dal nulla, la chiamata sa di casa, di
ritrovo, di compimento. È questa la prima guarigione di cui abbiamo bisogno:
essere esposti senza protezione al sole dell'amore di Dio in Cristo, perché da
Lui, anche oggi, esce una forza che guarisce tutti.