In quel
tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel
tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e
disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti.
Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo.
Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».
Ap 14,1-3.4-5 Sal
23 Lc 21,1-4
Che uomo attento è il Cristo! Mentre tutti notano le pietre
del tempio, lui guarda i volti. E mentre a noi viene istintivo guardare le
quantità, lui vede le proporzioni. Anzi, nel caso della vedova si tratta di ben
più di una proporzione. Come in ogni vero amore, se non si dà tutto, dando
anche se stessi, non si è dato ancora niente. Questo vale a maggiore ragione
con l’Amore stesso, Dio. La vedova riconosce il primato assoluto di Dio, anche dinanzi ai suoi bisogni primari, e così testimonia la ricchezza di una capacità di
donazione degna di Dio perché – come ricorda Heschel – «Dio non ha alcuna
rilevanza se non è di importanza decisiva».