In
quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli
rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e
nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio
è in mezzo a voi!».
Disse
poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo
dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”,
oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore,
guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo
nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato
da questa generazione».
Fm
1,7-20 Sal 145 Lc 17,20-25
In
un vangelo apocrifo si trovano queste parole sulla bocca di Gesù: «Spacca un
pezzo di legno e io ci sarò, solleva una pietra e li mi troverai». Non è
questione di panteismo, ma di presenza di Cristo, il Regno di Dio, in mezzo a
noi. Non c’è un’opera o una situazione di vita che non possa diventare
occasione di incontro, esperienza di grazia, dono di vita. Sperimentare il
Regno di Dio non è solo un’esperienza trascendentale, è un’opportunità quotidiana
di vivere la regalità dei figli di Dio nelle vicende di ogni giorno. E questa
regalità la possiamo esercitare nella misura in cui diventiamo coscienti del
folle amore di Dio per noi.