In
quel tempo, dopo che ebbero crocifisso Gesù, il popolo stava a vedere; i capi
invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il
Cristo di Dio, l'eletto».
Anche
i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell'aceto e
dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c'era
anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno
dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te
stesso e noi!». L'altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore
di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché
riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha
fatto nulla di male».
E disse: «Gesù, ricordati di me
quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me
sarai nel paradiso».
2Sam 5,1-3 Sal 121
Col 1,12-20 Lc 23,35-43
«Ha salvato altri! Salvi se stesso». La logica dice
questo. È la logica che guida la politica, il commercio e altro. Chi fa per sé
fa per tre. Ma Tu non hai bisogno di salvare Te stesso perché sei il Salvatore,
l'unico. E Tu salvi in primo luogo perché non sei prigioniero di Te stesso. Sei
dono totale, fino all'ultimo goccio di sangue versato per noi, fino all'ultimo
respiro consegnato al Padre. Sei il Re non perché domini, ma perché ti doni. E
solo in questo senso regni, regni nei cuori che si lasciano rapire dalla follia
del Tuo amore più logica di ogni logica perché nella tua regalità eterna ci
insegni che solo che è "Tre" e chi si fa per "Tre" è beato.