In
quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una
città di Giuda.
Entrata
nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il
saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito
Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto
del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco,
appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di
gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che
il Signore le ha detto».
Cant 2,8-14 Sal 32
Lc 1,39-45
Ho sentito una persona dire oggi: «Non ho paura di
Dio, ho paura di non accorgermi del suo passaggio nella mia vita». Donami un
cuore simile a quello del Battista che, nel grembo della madre, coglie e
sussulta al tuo passaggio, si lascia visitare dalla tua gioia, ti riconosce
come suo Signore e suo Dio. Donami di riconoscere il tuo passaggio e di
mettermi in cammino dietro a te, mio Signore e mio Dio.