In quel tempo, gli scribi, che
erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e
scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con
parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso
in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se
stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella
contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
Nessuno può entrare nella
casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto
allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto
sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che
diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in
eterno: è reo di colpa eterna».
Poiché
dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
Eb
9,15.24-28 Sal 97 Mc 3,22-30
Il peccato
contro lo Spirito non è un limite in Dio, ma un limite nell’uomo che si chiude
definitivamente a Dio. La cosa che fa paura è che anche chi dice tra sé e sé:
“Io al Signore non mi chiuderò mai” può arrivare a una tale chiusura con
piccoli tradimenti, insignificanti compromessi e “innocenti” bugie. Da qui l’importanza
di essere fedeli nel poco perché ogni azione che facciamo ci modella e in
qualche modo ci fa.