Leggere "L'intelligenza emotiva" é come
percorrere un viaggio molto ricco e intenso. All'inizio del testo di Daniel Goleman ci
troviamo a recepire informazioni molto didattiche che riguardano l'anatomia del
cervello; impariamo termini come amigdala, neocorteccia e il loro
funzionamento; può sembrare superfluo concentrarsi così affondo in dettagli
tecnici, ma é in
questo modo che impariamo a conoscerci e ad andare all'origine dei nostri
comportamenti.
Successivamente vengono introdotti termini
come autoconsapevolezza, empatia e
veniamo a conoscenza dell'ampia gamma d’intelligenze, a critica della
"mentalità del quoziente intellettivo ", che suddivide gli individui
solamente in "intelligenti" e "non intelligenti" e si basa
sull'idea che un unico tipo di attitudine possa determinare il futuro di una
persona. Esistono invece, intelligenze multiple che si fondano su una varietà di
capacità e competenze ben più importanti per la vita di quanto non sia il QI.
Questa direzione conduce allo studio di autori che si sono interessati al
"flusso", che é la
massima espressione dell'intelligenza emotiva, che mette le emozioni positive
al servizio dell'apprendimento.
Pagina dopo pagina viene sempre più a galla la
definizione e l'importanza del termine di intelligenza emotiva, (che dà il
titolo all'opera).
Il "conosci te stesso"
si realizza attraverso l'ascolto dei nostri
sentimenti viscerali e il saper tradurre in parole ciò che proviamo,
perché é quando
siamo in sintonia con le nostre emozioni che prendiamo le decisioni più giuste
per la nostra vita. Come chiarisce Freud, gran parte della nostra vita emotiva é inconscia,
i sentimenti che ci scuotono non sempre passano la soglia della consapevolezza,
l'autoconsapevolezza é quindi
un elemento essenziale dell'intelligenza emotiva. Avere un quadro delle
passioni e del modo in cui dovrebbero essere affrontate, ci invita a una
lettura intima di noi stessi.
Spesso la cosa che desideriamo più di ogni
altra é essere
compresi, ma non sappiamo che, i primi a non comprenderci, spesso siamo noi
stessi, mascheriamo i nostri sentimenti e siamo vittime di
"sequestri" emozionali. Il manuale offre l'opportunità di ritrovarsi
tra le pagine, grazie a descrizioni dettagliate di stati d'animo e momenti di
vita vissuta; é come
guardarsi dentro e trovare tutte le risposte,
chiare e ben comprensibili e ci si sente rasserenati
come dopo una chiacchierata liberatoria con un buon amico, che ti conosce da
tutta una vita.
Una caratteristica che mi affascina del libro é che
oltre al fatto di riportare diversi studi affermati, ipotesi in attesa di
conferma sperimentale ed esperimenti empirici condotti (cosa del tutto normale
in un manuale), riporta frammenti del vissuto dell'autore, aneddoti simpatici
ed esperienze costruttive.
Questo libro accompagna chi lo legge per
l'intero viaggio della propria esistenza; dall’infanzia all'età adulta,
passando dall'adolescenza e dal rapporto di coppia al ritrovarsi
genitore.