In quel tempo, Gesù, partito
da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La
folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito
fare.
Alcuni farisei si
avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un
marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha
ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di
ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la
durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio
della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo
padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola.
Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che
Dio ha congiunto».
A casa, i
discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi
ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei;
e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
Sir
6,5-17 Sal 118 Mc 10,1-1
Gesù
passerebbe per un intollerante retrograda ai nostri giorni. Se fosse su
facebook, forse sarebbe già stato bannato varie volte. Gesù non è alla moda. La
moda passa, l’Eterno rimane. A chi fonda il matrimonio sui propri comodi, Gesù
ricorda il comandamento di Dio: «Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua
madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola». Invece di
fondare i legami sull’altalena delle emozioni, Gesù indica il loro fondamento
nel somigliare all’unicità di Dio. Non indica vie facili, preferisce indicare
la vita felice, realmente felice, quella che somiglia al sì eterno del Padre al
Figlio e del Figlio al Padre nello Spirito Santo.Vuoi seguirci sul tuo smartphone? adesso hai due modi: ricevere tutti gli articoli sul canale briciole; oppure ricevere solo il commento alla parola sul canale #pregolaParola