In quel tempo, vennero i
farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per
metterlo alla prova.
Ma egli sospirò profondamente
e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a
questa generazione non sarà dato alcun segno».
Li
lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva.
Gen
4,1-15.25 Sal 49 Mc 8,11-13
Ci sono
relazioni pressoché impossibili perché una delle due persone è sempre alla
ricerca di segni e prove d’amore che sono perennemente al di là di quello che l’altro
offre e mostra. Siccome non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere, l’amore
sperata rimane disperatamente invisibile per quanto possa spendere. La stessa
dinamica malata potrebbe instaurarsi nella vita di fede, quando si inizia a
posticipare il sì a Dio in attesa di un altro segno, un’ulteriore evidenza,
dimenticando che il segno più incarnato di Dio nella vita di ognuno è la vita
stessa, fatta di scelte e di salti, non nel buio, ma nel “domani” e nell'alba di Dio.