In quel tempo, Gesù disse ai
suoi discepoli:
«Chiedete e vi sarà dato;
cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e
chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
Chi di voi, al figlio che gli
chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe?
Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli,
quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele
chiedono!
Tutto quanto volete che gli
uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i
Profeti».
Est 4,17 Sal 137
Mt 7,7-12
Questo è uno di quei vangeli che
ho cominciato a vedere con luce nuova e molto più intensa da quando sono
diventato papà. Ho capito che un padre dà a prescindere dal merito del figlio.
Dà perché è padre, punto. Ho compreso intimamente che la preghiera di domanda
non è solo per gli imperfetti, ma è per tutti i figli, per tutte le età, per
tutte le stagioni della vita… e che procura a Dio la gioia della fiducia dei
figli. Ho colto per esperienza che un padre non può che desiderare il meglio
per i propri figli e che, con questa coscienza da povero padre umano, posso guardare
come figlio al Padre ricco d’amore, con fiducia elevare il cuore, coricarmi in
pace e addormentarmi subito perché non sono orfano.Vuoi seguirci sul tuo smartphone? adesso hai due modi: ricevere tutti gli articoli sul canale briciole; oppure ricevere solo il commento alla parola sul canale #pregolaParola