È commovente la rappresentanza che
Cristo ci dona. Ci dice, infatti, che chi ascolta e accoglie noi ascolta e
accoglie lui, e chi ascolta e accoglie lui ascolta e accoglie il Padre. Paolo
insegnerà che noi siamo ambasciatori di Cristo e come se Dio predicasse per
mezzo delle nostre lingue. Questo però non è un fatto automatico. Si diventa
ambasciatori di Dio se si ha la cittadinanza nel suo cuore, se si è impregnati
della sua parola e dei suoi sentimenti. Ti prego, mio Signore, fa' dimorare la
tua parola in me e fammi dimorare nella tua parola.
Gv 13,16-20
[Dopo che ebbe lavato i piedi ai
discepoli, Gesù] disse loro:
«In verità, in verità io vi dico: un
servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha
mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica.
Non parlo di tutti voi; io conosco
quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: “Colui che mangia il mio
pane ha alzato contro di me il suo calcagno”. Ve lo dico fin d’ora, prima che
accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io sono.
In verità, in verità io vi dico: chi
accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che
mi ha mandato».Vuoi seguirci sul tuo smartphone? Puoi ricevere ricevere tutti gli articoli sul canale briciole