«Nessuno ha un amore più grande
di questo: dare la sua vita per i propri amici». Ci si aspetterebbe che l’amore
più grande sia quello di dare la vita per i propri nemici. Gesù ci invita, come
ben si sa, ad amare i nemici, ma l’amore più grande si manifesta nel dare la
vita per i propri amici. Perché? Perché la vera sfida è l’amore nel quotidiano
e l’amore che perdura nel tempo. È un’ascesi l’amore verso le persone che ormai
sappiamo che non sono più quello che abbiamo pensato all’inizio che fossero. È
vero amore quello che passata la moda dei primi gesti, si cerca di “rivestirsi”
con lo stesso amore in modo rinnovato. Ognuno di noi ha forse quelle persone
che nella propria vita si sente esonerato di esercitare con loro la propria
vita cristiana. Spesso sono familiari, fratelli, sorelle, mamme, papà, figli,
confratelli, consorelle… Ecco, sono proprio quelle persone verso cui bisogna
vivere «l’amore più grande».
Gv 15,12-17
In quel tempo, disse Gesù ai
suoi discepoli:
«Questo è il mio
comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha
un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
Voi siete miei amici, se fate
ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello
che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito
dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma
io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il
vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio
nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
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