«Signore, come è accaduto che
devi manifestarti a noi, e non al mondo?». L’apostolo chiede a Gesù una domanda
attuale che possiamo tradurre così: perché alcune persone percepiscono Dio e
altre no? Percepire è qualcosa di più del sentire. Si avvicina al concepire. La
risposta di Gesù allarga l’orizzonte verso l’azione. Chi ama, ovvero chi fa
secondo Dio, percepisce Dio. Agire con amore sincero è come munirsi di antenne
ricettivo che captano il segnale di Dio che pervade l’universo. È un po’ come
la rete telefonica: è presente, ma la capta con frutto solo il dispositivo atto
alla ricezione. Se ci manca questo “magnetismo ricettivo”, è opportuno chiedere
il Paraclito, l’Amore del Padre e del Figlio, egli ci può insegnare ogni cosa.
Ci può insegnare ad amare realmente.
Gv 14,21-26
In quel tempo, Gesù disse ai
suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui
che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi
manifesterò a lui».
Gli disse Giuda, non
l’Iscariòta: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al
mondo?».
Gli rispose Gesù: «Se uno mi
ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e
prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e
la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose
mentre sono ancora presso di voi. Ma il Parà clito, lo Spirito Santo che il
Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò
che io vi ho detto».Vuoi seguirci sul tuo smartphone? Puoi ricevere ricevere tutti gli articoli sul canale briciole