Il sale ha fondamentalmente due
funzioni: dare sapore e conservare. Da discepoli, Gesù ci affida queste due
funzioni nel mondo. Siamo chiamati a dare un senso e un gusto alla vita –
nostra e degli altri – e a conservare la gioia di vivere. Paolo l’ha ben capito.
Ai Corinzi si presenta così: «Siamo collaboratori della vostra gioia». La gioia
è vera quando è sensata, luminosa e quando ha il sapore
dell’eternità . Un punto, però, è da tenere ben presente: possiamo dare soltanto
il senso e la luce che abbiamo in noi. O Luce del mondo, illuminami. Tu sale e
gusto della mia vita, inebriami di te.
Mt 5,13-16
In quel tempo, Gesù disse ai
suoi discepoli:
«Voi siete il sale della
terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A
null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo;
non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una
lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti
quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini,
perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei
cieli».
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