Giovanni, figlio del tuono, vorrebbe una sequela chiara e distinta. Lo fa per zelo, per amore. Ma Gesù, che è l'amore in persona, sa che per giungere a una sequela sine glossa, è inevitabile la maturazione. Maturare è un processo in cui il Maestro deve per forza portare pazienza e supplire all'immaturità del discepolo con la maturità della sua pazienza e della sua fiducia. È quello che il Signore fa con ognuno di noi affinché giungiamo nel tempo alla piena maturità di Cristo.
(Mc 9,38-40)
Giovanni gli disse: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.


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