«Ognuno infatti sarà salato con il fuoco». Molti studiosi concordano sulla difficoltà interpretativa di questo versetto. Possiamo tirarne fuori due significati complementari. Il primo riguarda la prova che accompagna ogni cammino spirituale autentico. «Se ti metti a servire il Signore — ci ricorda il Siracide — preparati alla tentazione». La seconda è il senso del fuoco che dona senso e gusto al nostro cammino. Il fuoco segna e insegna, e la persona che attraversa la prova matura una virtù provata, non studiata sui libri, ma maturata nella carne. Questo fuoco, allora, non rimane soltanto espressione delle avversità subite, ma diventa anche sigillo della presenza di Dio che è fuoco divorante e che sala la vita dandole il respiro dell'eternità.
(Mc 9,41-50)
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. Ognuno infatti sarà salato con il fuoco. Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri».
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