Cos'è l'inferno? È l'incapacità di amare. E soprattutto è il rendersi conto di aver rifiutato l'amore, per sempre. È in questa chiave che bisogna leggere la disgrazia di Giuda e di ogni volta tu ed io vendiamo il Signore per trenta monete d'argento. Il Signore non condanna, il Signore si dona. È l'uomo che rifiuta il dono e diventa il proprio inferno. Tradendo il Signore tradisce la propria aspirazione più profonda, quella di essere unito per sempre al Signore. Questi tradimenti, raramente arrivano da punto in bianco. Sono tradimento che costruiamo con le piccole inavvertenze quotidiane. Donaci Signore di vigilare sul nostro cuore per tenere sempre un spazio per te... Tutto lo spazio per te.
#pregolaParola
(Mt 26,14-25)
Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnarlo. Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: «Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli»». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito! Meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».

Robert Cheaib
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